lunedì 15 ottobre 2012

GPL: considerazioni

GPL ovvero Gas di Petrolio Liquefatto.

Si tratta di un combustibile con una elevata resa energetica e calorifica, non tossico ed estremamente infiammabile.

Può essere considerato uno dei carburanti con minor impatto ambientale.

Detto ciò volevo soffermarmi un attimo su alcune considerazioni relative alle svariate richieste di vetture con impianto GPL.

La situazione economica non facile e il continuo aumento del costo dei carburanti tradizionali induce parecchia gente che entra in salone per l'acquisto di una vettura a chiedere vetture con questo tipo di alimentazione.

Ovviamente non sono certo io a dovere giudicare le scelte della gente ma mi ritrovo il più delle volte di fronte a richieste dettate dall'ignoranza, intesa nel senso più logico del termine.

Questo fa si che quando una persona mi chiede una vettura a GPL io sia incuriosito da tale richiesta e fortunatamente riesco a tavolino a far cambiare idea o comunque a far si che si tratti di un acquisto ragionato.

Premetto che dal 2010 in Toyota non vendiamo più vetture con la doppia alimentazione, per una serie di motivi che magari approfondirò in uno dei prossimi post, ma garantisco che scendere in discussione sulla validità o meno di una vettura con impianto GPL non è legata a nessun secondo fine.
Semplicemente è mia intenzione aiutare la gente a capire se si tratta di una scelta corretta o meno.

Cercherò di spiegare in termini semplici e in modo sintetico quando non si deve optare per una vettura con GPL.

Elenco di seguito alcuni punti negativi di un impianto con doppia alimentazione:

  • costo dell'impianto all'acquisto (1500 - 2000 euro a seconda della cilindrata)
  • efficienza dell'impianto GPL (affinché l'impianto lavori in modo ottimale la vettura deve rimanere in moto "tot" tempo. Accendere il veicolo e fare due chilometri significa che praticamente l'impianto non è nemmeno entrato in funzione)
  • costo della manutenzione (superiore del 40% rispetto ad una vettura a benzina di pari cilindrata.
  • costi di manutenzione straordinaria (succede a volte che a circa 90.000 km circa si debba provvedere ad un abbassamento della testata motore per la verifica dello stato delle valvole e ad eventuali lavori che conseguono per il ripristino delle stesse)
  • Revisione dell'impianto dopo dieci anni.
  • Limitazioni dell'accesso ai parcheggi interrati.
  • si sta verificando un progressivo aumento del costo dei rifornimenti (stiamo a circa 0.80 euro/lt)
  • consuma di più di una vettura a benzina (se a benzina fai 17 km con un litro, a GPL fai circa 13 km con un litro)
Detto ciò le considerazioni che si possono fare sono le seguenti:
  1. Chilometri annui. Sotto un certo chilometraggio annuo il tempo di ammortamento dell'impianto diventa molto lungo (es.: se fai 5000 km ti ci vogliono circa 6 anni per rientrare del costo dell'impianto).
  2. Lunghezza dei tragitti. Se i tragitti che fai con l'auto sono relativamente brevi l'impianto non lavora in modo ottimale. Non lavora a regime. Ne consegue che consuma di più. Quindi anche se i chilometri giustificano l'acquisto di una vettura a GPL, tragitti corti e di conseguenza motore che resta poco in moto sono controproducenti ai fini di un vantaggio economico. Possiamo affermare che il vantaggio è inversamente proporzionale al numero delle messe in moto nel corso della giornata.
Ti lascio un link ad un semplice programmino che ti permette di calcolare la convenienza del GPL rispetto ad altre alimentazioni.
Premetto che tale programma tiene in considerazione solo il costo dell'impianto e del relativo prezzo del carburante.
Sono esclusi fattori determinanti, ma molto importanti, ai fini di una scelta mirata quali: 
  • maggiore costo della manutenzione
  • numero delle messe in moto 
  • costi straordinari
Fai le opportune considerazioni. Questo è il link


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