sabato 21 luglio 2012

Innovazione

prius concept 1995

Con la Prius si è aperta la via dell'Ibrido

Guardata inizialmente con un certo scetticismo, la Toyota Prius ha proseguito per la sua strada riuscendo ad imporre la doppia motorizzazioni termica/elettrica, soluzione ora adottata da numerosi altri Costruttori, anche di vetture supersportive.

In una storia solitamente i simboli più importanti si ritrovano alle origini, altre volte invece si creano col tempo e arrivano alla fine di un percorso che può essere raccontato dalla cima del mondo.
E le prime parole possono essere "Io l'avevo detto".
"Io" è la Toyota che nel 1997, quando è ancora il terzo costruttore mondiale, presenta al salone di Tokyo la Prius, la prima auto ibrida al mondo decisa ad affrontare il mercato.
Prius viene dal latino. Vuol dire prima ed indica la volontà di anticipare i tempi, di aprire una via come mai è accaduto a un costruttore giapponese, impegnato più a migliorare - copiando - che a innovare, rischiando.
A Nagoya l'hanno studiata dal1993 sotto il codice G21, dove G sta per Global e 21 per XXI secolo.
L'hanno voluta fortemente il chariman Ejij Toyoda e il presidente Hiroshi Okuda che l'ha presentata di fronte a una stampa quantomeno scettica, sopratutto di fronte ad un prezzo che, nonostante una tecnologia così nuova e complessa, è solo del 20% superiore rispetto ad una vettura equivalente.
Tutti pensano che sia venduta sottocosto. Okuda invece lo definisce un prezzo strategico perché deve essere un'auto normale e non un oggetto irraggiungibile e irragionevole. La previsione è produrne 1.000 al mese, ma nei  primi 30 giorni gli ordini sono 3.500 che diventano 22.000 alla fine del 1998.
E' l'inizio di un'onda che si solleva in modo lento e silenzioso sull'industria automobilistica e che si chiama elettrificazione.
In'idea vecchia, di fronte alla quale la convenienza del petrolio ha sempre creato annunci e puntuali rinvii e, per chi ha osato uscire dal seminato, la ferita è ancora profonda. Vedi la EV1 di General Motors.

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