martedì 24 luglio 2012

Il Logo Toyota

logo toyota

Un marchio giovane con diverse letture

L'interpretazione delle tre ellissi

La Toyota definisce il logo delle Tre Ellissi solo nell'ottobre 1989, nel momento in cui viene introdotto sul mercato il marchio Lexus, anch'esso basato sull'ellisse che racchiude la "L" stilizzata. E' la stessa vettura a battezzare entrambi: la Lexus LS400 venduta in Giappone come Toyota Celsior.
A disegnare l'immagine coordinata dei due marchi è Masahashi Uehara, art director della  Nippon Design Factory dopo un processo di sviluppo di 5 anni.
Le due ellissi interne formano graficamente la T di Toyota; quella verticale al centro è il cuore del cliente; quella orizzontale rappresenta il cuore dell'azienda. La loro intersezione crea idealmente la soddisfazione del cliente, obiettivo dell'azienda.
Gli spazi vuoti rappresentano i margini di crescita nel processo di compenetrazione tra i tre elementi.
Ma esistono interpretazioni diverse.
La prima vede nell'ellisse verticale l'uomo, in quella orizzontale la macchina e in quella esterna il mondo, l'universo e la natura che li racchiude entrambi.
L'insieme sta a significare l'armonia dinamica tra i tre elementi.
Altri vedono un toro tanto che esistono non pochi ricambisti nel mondo che offrono l'emblema privo dell'ellisse esterna e con quella orrizzontale modificata con un paio di corna.
C'è chi scorge nel simbolo un uomo con un cappello a falde larghe da cowboy.

lunedì 23 luglio 2012

Il futuro secondo Toyota

il futuro secondo Toyota
Tutti concordano sul fatto che il motore elettrico è il destino dell'automobile; Toyota compresa!
Ma la via di Toyota è più pragmatica: perché arrivarci in un colpo solo?
Per questo motivo quest'ultima ha investito in una tecnologia ponte costituita dall'ibrido. Un termine che, a sentirlo, genera qualche inquietudine, ma che vuol dire essenzialmente affiancare al tradizionale motore a scoppio un motore elettrico, facendoli collaborare nel migliore dei modi per ridurre consumi ed emissioni.
Si può fare in due modi: in serie, con il propulsore elettrico che muove le ruote e quello a scoppio che fa solo da generatore, o in parallelo, con i due sistemi a spingere insieme sempre.
Toyota si cimenta nell'auto elettrica sin dal 1970. Lavora da anni all'idrogeno e anche all'ibrido tanto che nel 1975 ha mostrato sulla sua ammiraglia Century  un sistema ibrido in serie dotato di turbina e lo ha riproposto 4 anni più tardi sulla Sports 800.
Anche altre case hanno provato a precorrere la stessa strada, ma hanno lasciato perdere.
Con la Prius, Toyota non costruisce semplicemente un'automobile e poi la rende ibrida, mala pensa in un modo diverso in vista dell'efficienza globale. L'elettrificazione coinvolge tutto quello che su un'auto normale è connesso al motore: climatizzatore, pompe, freni...Tutto. E poi occorre fare una batteria che sia capace, affidabile, il più possibile compatta e leggera. Infine bisognerà  decidere: ibrido in serie o parallelo?
Il team capitanato da Takeshi Uchiyamada escogita il power split device (PSD), un meccanismo epicicloidale sul quale convergono il motore a scoppio, quello elettrico e il generatore. In questo modo  l'ibrido è in serie e parallelo a seconda delle necessità e non serve più il cambio per trasmettere il moto alle ruote.

Come era la prima Prius?

la prima Prius
La prima Prius monta un 1,5 litri a ciclo Atkinson che eroga 72 CV e un elettrico da 33 kW alimentato da una batteria al Nickel-Metal-Idruro (Mi-Mh) fornita dalla Matsushita e alloggiata sotto il piano del vano bagagli che si ricarica con il motore a scoppio oppure recuperando l'energia cinetica, in rilascio e ancora di più in frenata.
L'altra magia di Prius è che riesce a marciare con il solo motore elettrico  per brevi tratti fino a 50 km/h. Dichiara un consumo medio di 4,9 litri/100 km, è lunga 4.315 mm e ha una carrozzeria tre volumi con uno stile che, volendo essere benevoli, può essere definito efficiente (Cx di 0,29).
Nel 2000 arriva negli USA dove le vendite vanno in continua progressione mentre in Europa ottiene, in modo del tutto inaspettato, il terzo posto in classifica del premio "Auto dell'Anno 2001".
Nel nostro paese fa la sua apparizione in anteprima nel 1999, in occasione della posa della prima pietra della nuova sede di Toyota Motor Italia muovendosi in silenzio sotto gli occhi del chairman, Shoichiro Toyoda.
La seconda generazione di Prius il titolo 2005 lo vince a mani basse, forse perché è più di un simbolo. E' lunga 4.450 mm e ha una carrozzeria ultra dinamica (Cx di 0,26), e la potenza combinata è salita a 110 CV, mentre il consumo è sceso a 4,3 litri/100 km, inoltre il selettore del cambio è drive-by-wire e c'è il pulsante EV con il quale scegliere di marciare solo in elettrico, se lo stato di carica della batteria lo consente.

Con questa Prius le vendite superano le 100 mila unità annue.

....e viene raggiunto il traguardo cumulato di 1 milione nel 2007, anno nel quale  ci sono già altri modelli ibridi Toyota e Lexus e si comincia a parlare di ibrido Plug-In, cioè con batteria agli ioni di litio, che può essere ricaricata consentendo di estendere la percorrenza ad emissioni "zero".
Toyota è già diventata il marchio dell'Ibrido.
Nel 2009 è il turno della terza generazione di Prius, ancora più aerodinamica (Cx 0,25) e con il tetto ricoperto di celle fotovoltaiche per alimentare da fermo il climatizzatore che può essere azionato anche a distanza.
Crescono la cilindrata del motore termico che arriva a 1,8 litri e la potenza del sistema a 136 CV. I consumi calano a 3,9 lt/100 km e le emissioni di CO2 di 89 g/km rappresentano un record per un'auto a 5 posti.
La produzione prevista è di almeno 400 mila pezzi all'anno, con stabilimenti anche in Tailandia e Cina e nel 2010 arriva il traguardo dei 2 milioni di dei quali oltre 200 mila in Europa e 11 mila in Italia.
Il 2011 è finalmente l'anno della Plug-In che marcia a emissioni zero per 20 km e fino a 100 km/h con consumi di 2,6 litri/100 km e emissioni di CO2 pari a 59 g/km.
Anche stavolta Toyota arriva prima degli altri e promette una versione ibrida per ogni modello entro il 2020, mentre tutti gli altri costruttori hanno sposato l'elettrificazione dell'auto. Toyota l'aveva detto. Con una sola parola: Prius.

sabato 21 luglio 2012

Innovazione

prius concept 1995

Con la Prius si è aperta la via dell'Ibrido

Guardata inizialmente con un certo scetticismo, la Toyota Prius ha proseguito per la sua strada riuscendo ad imporre la doppia motorizzazioni termica/elettrica, soluzione ora adottata da numerosi altri Costruttori, anche di vetture supersportive.

In una storia solitamente i simboli più importanti si ritrovano alle origini, altre volte invece si creano col tempo e arrivano alla fine di un percorso che può essere raccontato dalla cima del mondo.
E le prime parole possono essere "Io l'avevo detto".
"Io" è la Toyota che nel 1997, quando è ancora il terzo costruttore mondiale, presenta al salone di Tokyo la Prius, la prima auto ibrida al mondo decisa ad affrontare il mercato.
Prius viene dal latino. Vuol dire prima ed indica la volontà di anticipare i tempi, di aprire una via come mai è accaduto a un costruttore giapponese, impegnato più a migliorare - copiando - che a innovare, rischiando.
A Nagoya l'hanno studiata dal1993 sotto il codice G21, dove G sta per Global e 21 per XXI secolo.
L'hanno voluta fortemente il chariman Ejij Toyoda e il presidente Hiroshi Okuda che l'ha presentata di fronte a una stampa quantomeno scettica, sopratutto di fronte ad un prezzo che, nonostante una tecnologia così nuova e complessa, è solo del 20% superiore rispetto ad una vettura equivalente.
Tutti pensano che sia venduta sottocosto. Okuda invece lo definisce un prezzo strategico perché deve essere un'auto normale e non un oggetto irraggiungibile e irragionevole. La previsione è produrne 1.000 al mese, ma nei  primi 30 giorni gli ordini sono 3.500 che diventano 22.000 alla fine del 1998.
E' l'inizio di un'onda che si solleva in modo lento e silenzioso sull'industria automobilistica e che si chiama elettrificazione.
In'idea vecchia, di fronte alla quale la convenienza del petrolio ha sempre creato annunci e puntuali rinvii e, per chi ha osato uscire dal seminato, la ferita è ancora profonda. Vedi la EV1 di General Motors.

martedì 10 luglio 2012

10.07.2012: notte bianca a Bassano

notte bianca a bassano del grappa 2012
Saremo presenti domani sera per la notte di chiusura e ci potrete trovare a fianco all'edicola adiacente al "Leon bar" in centro a Bassano.
Come è logico che sia, non potevamo che presentarci con la tecnologia ibrida, fiore all'occhiello di casa Toyota.
Due saranno le vetture che porteremo: la Yaris Hybrid e la Prius+.
A vostra disposizione per qualsiasi domanda, saremo in due consulenti, che chiariranno i vostri dubbi e le vostre perplessità.
Riporto di seguito alcune delle domande che più frequentemente ci vengono poste e alle quali ho ampiamente risposto nel blog nei giorni scorsi:

  • Un'auto ibrida è affidabile?
  • Perchè acquistare una vettura ibrida?
  • Come si guida una vettura ibrida?
  • La manutenzione di una vettura ibrida è più cara?
  • Si riducono le performance di guida?
  • Si usa un carburante specifico?
  • Devo ricaricare la batteria?
  • Quanto dura la batteria di una vettura ibrida?
  • Meglio una vettura ibrida o una vettura con motorizzazione diesel/benzina?
  • Non sarebbe meglio una vettura completamente elettrica?
Se ti poni una di queste domande o se per caso ne hai altre, passa a trovarci.
Oltre a chiarirti ogni dubbio avrai modo di toccare con mano la tecnologia del futuro e magari fissare un test-drive.
Ti garantisco che provare una vettura con tale tecnologia ti farà cambiare la tua idea di guida.


Scarica il pieghevole che abbiamo preparato

venerdì 6 luglio 2012

Zero emissioni: The Toyota way

zero emissioni
In che modo Toyota sta andando verso l'obiettivo "zero emissioni"?
Una delle tecnologie più promettenti legate alla riduzione delle emissioni nelle automobili convenzionali è quella dell'ibrido, dal momento che utilizza due tipi di fonti di energia invece di fare affidamento su una sola.
In alcuni contesti di utilizzo del veicolo, altri tipi di motori a basse emissioni si sono dimostrati efficaci, nonostante non siano maturi e versatili come i motori a benzina e diesel.
Questi includono le fuel cell (nelle quali l'idrogeno è utilizzato per generare elettricità) e i motori alimentati da gas naturali compressi.
Toyota sta investendo parallelamente in tutte queste tecnologie, in quanto ognuna rappresenta un passo in più verso l'automobile ecologica di ultima generazione. Il raggiungimento di questo obiettivo condurrà alla creazione di un'automobile con zero emissioni e completamente riutilizzabile.
Ma nel perseguire tale obiettivo, è importante considerare le reali necessità della società di oggi e di quella futura e quindi l'approccio di Toyota deve essere quello di implementare la tecnologia più appropriata per produrre l'automobile adatta nel luogo giusto e al momento giusto.
Oggi questa tecnologia è quella ibrida, che mette insieme valori di emissioni bassissimi, una notevole economia nei consumi, impressionante accelerazione e silenziosità sorprendente.


"Il Mondo non lo abbiamo in eredità dai nostri Padri, lo abbiamo in prestito dai nostri Figli" (proverbio Navajo)

giovedì 5 luglio 2012

Costi di gestione vetture ibride

costi di gestione vetture ibride
I costi di gestione di una vettura ibrida sono notevolmente più bassi rispetto ad una vettura di pari potenza.
Prendiamo a titolo di esempio l'ultima arrivata con tale tecnologia: la Yaris Hybrid.
In primis il bollo.
Una Yaris Ibrida 1.5 e-cvt (100CV), rispetto ad una Yaris 1.3 benzina (99CV), ha un risparmio sulla tassa di possesso di circa 51 Euro, considerando il costo medio di tale tassa.

Assicurazione RC auto (tramite TFS) con sconto medio tra il 5% e il 15% rispetto alle tariffe previste per le vetture con motorizzazioni tradizionali a parità di profilo cliente.

Manutenzione ordinaria meno costosa rispetto a motorizzazioni diesel e benzina.
Es.: Yaris 1.5 Hybrid (riferimento a 3 tagliandi)
-19% rispetto a Yaris 1.3 benzina 99CV
-25% rispetto a Yaris 1.4 diesel 90CV

. . .  e per la manutenzione straordinaria?
  • no frizione
  • no cambio
  • no cinghia servizi
  • no alternatore
  • no motorino di avviamento
  • maggiore durata dei freni e dei dischi freno
E' sufficiente per capire che il futuro, oltre che dal punto di vista dei consumi e dell'ecologia, si chiama Tecnologia Ibrida?
Se avete dubbi lasciate un commento.

mercoledì 4 luglio 2012

Veicoli ibridi: scarse prestazioni di guida?

prestazioni vetture ibride
Sulla base della normale relazione tra risparmio di carburante e accelerazione, un miglioramento apportato a quest'ultima comporta un maggior consumo di carburante, mentre un maggior risparmio di carburante va a discapito dell'accelerazione. Tuttavia il sistema ibrido Toyota ha un motore elettrico che apporta una coppia alta alle basse velocità, cosa che offre ottime prestazioni sopratutto in fase di accelerazione. Ciò permette una riduzione dei consumi mediante il ridotto utilizzo del motore a benzina.
Ne scaturisce che il sistema Hybrid Sinergy Drive (HSD) non scende a compromessi: consumi ridotti e un'impressionante accelerazione sono ottenuti simultaneamente.

Meglio l'ibrido a benzina o i veicoli elettrici?

confronto veicolo ibrido e veicolo elettrico
I veicoli ibridi sono dotati sia di un motore termico che di un motore elettrico. Ciò consente di superare i punti deboli dei veicoli elettrici, che hanno autonomia determinata dalla capacità della batteria, e allo stesso tempo di mantenere tutti i vantaggi, a partire da un'abbondante coppia in partenza a zero emissioni.
Non è possibile fare un confronto diretto, ma se mettessimo a paragone gli attuali veicoli ibridi a benzina e i veicoli elettrici, questi ultimi sarebbero più promettenti per il futuro, considerando la riduzione netta delle emissioni di CO2 e del consumo di combustibile fossile. Tuttavia, considerando il costo notevole della batteria sviluppata dalla tecnologia attuale, la breve autonomia di guida, la lunghezza dei tempi necessari per la ricarica e le infrastrutture necessarie,il pensiero comune è che i vantaggi apportati dai veicoli elettrici siano riservati principalmente agli utilizzatori che percorrono quotidianamente una brevissima distanza.